“Non un solo operatore sanitario chiamato a lavorare prima e durante l’emergenza Covid 19, deve andare a casa. Siamo pronti a difenderli in tutte le sedi possibili”. Il Segretario Generale della Cisl Fp Luigi D’Emilio non accetta più compromessi e ritardi per chi in questi anni ha lavorato e spera in un futuro, finalmente, certo.
“La politica Campana la smetta di essere succube della tecnocrazia, che si ostina a non rispettare le regole da loro stesse emanate. Questo atteggiamento sta creando danni irreversibili alla qualità del sistema sanitario regionale e alle famiglie che non hanno più certezze su cui costruire la loro vita – spiega D’Emilio – siamo quindi di fronte a paradossi come quelli della mancata attuazione dell’atto di indirizzo approvato dal Consiglio Regionale che avrebbe dovuto dare una regolata alla stabilità lavorativa in Campania che prorogava i contratti a termine fino ai 36 mesi e invitava a rispettare la durata dei 36 mesi nel caso di nuovi”.
La Cisl Funzione Pubblica si rivolge direttamente alle aziende sanitarie che “non ottemperano ai propri doveri e non rispettano l’indirizzo politico del Consiglio Regionale che prevede di effettuare contratti di almeno 36 mesi – continua D’Emilio – questi operatori sanitari, dagli infermieri agli Operatori Socio Sanitari, senza dimenticare nessuna figura sono stati gli artefici del mantenimento di livelli essenziali di Assistenza e protagonisti nella lotta alla pandemia.
Il personale precario rappresenta il 50 % del fabbisogno reale del personale che dovrebbe essere in servizio presso gli ospedali napoletani”.
“Pretendiamo rispetto per il personale precario insieme ad un impegno politico importante e deciso – conclude il Segretario Generale Cisl Fp Napoli – se ciò non dovesse accadere in tempi brevi siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative atte a difendere ogni singolo operatore sanitario”.