Conferenza stampa della candidata alla presidenza della Regione Campania: “Non basta cancellare un nome, serve un’opera di pulizia di sistemi di corruzione e malaffare che frenano lo sviluppo”
“Chiediamo ai candidati alla presidenza della Regione Campania di sottoscrivere, come abbiamo fatto noi, un patto per le liste pulite. L’atto che proponiamo è il minimo sindacale a cui ci si dovrebbe attenere quando ci si presenta al cospetto dei propri cittadini per chiedere la loro fiducia. Non pretendiamo troppo se chiediamo che un papabile esponente dell’istituzione più importante di questa regione non dovrà essere indagato reati per camorra, voto di scambio, corruzione o qualunque tipo di reato contro la pubblica amministrazione”. E’ quanto dichiarato dalla capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle e candidata alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino, nel corso della conferenza stampa convocata per presentare il “patto liste pulite” davanti alla sede del Consiglio regionale della Campania. Dopo aver apposto la sua firma in calce al “patto”, Ciarambino ha invitato i candidati governatori Stefano Caldoro e Vincenzo De Luca a fare altrettanto.
“Alle regionali di 5 anni fa – ha ricordato Ciarambino – la lista degli impresentabili stilata dalla Commissione Antimafia vedeva la Campania in testa per numero di impresentabili, tra coalizione di centrodestra e centrosinistra, con a capo gli stessi candidati presidenti di oggi. E non è certo un caso che la Campania sia tra le tre regioni con la maglia nera per corruzione. Una regione corrotta è una regione con minori investimenti pubblici e privati, dove non esiste la meritocrazia, dalla quale le imprese scappano assieme ai nostri giovani talenti, lasciandosi alle spalle disoccupazione e desertificazione industriale. A risentirne sono tutti i servizi essenziali. Dalle sanità, ai trasporti, alle opere pubbliche, alle politiche ambientali.
“E non basta dire, come si limita a fare Salvini, “fuori i Cesaro”, se poi in lista ci sono comunque gli esponenti di quello stesso sistema. Di un nome di può facilmente fare a meno, ma non si può fare a meno dell’industria elettorale che si muove dietro quel nome. Non basta un tratto di penna, serve un’opera di pulizia profonda per il bene della nostra regione e dei nostri cittadini. E’ un impegno – ha concluso la candidata alla presidenza della Regione Campania – che tutela le istituzioni e sono certissima che nessuno dei miei sfidanti si sottrarrà”.