Gli uffici della Fondazione O.I.E.R.MO di Castellammare di Stabia riaprono dopo 50 giorni. Una riapertura che, al momento, coinvolge unicamente il Presidente Don Alessandro Colasanto e i dipendenti, perché “urge conoscere e sapere come vivere questo tempo nuovo C’è bisogno di una nuova programmazione. Il primo pensiero va ai ragazzi, ai corsisti che ogni anno frequentano i nostri laboratori, lasciando un poco di sé e prendendo un poco di noi” – spiega lo stesso Don Alessandro.
“Stiamo cercando un modo per riprendere la formazione rispettando la legge e tutelando la salute di tutti. Ci fa male non poter svolgere la formazione in presenza, non potervi accogliere di persona. Troveremo una strada per terminare il percorso cominciato: la formazione a distanza per noi è molto faticosa, ma non vi lasciamo soli. Ci mancate tutti, sappiate che siete nel nostro cuore” – ha dichiarato Don Alessandro.
Ma a scalpitare non sono soltanto i corsisti. Ci sono gli istruttori, punto di riferimento dei giovani e cuore pulsante della Fondazione. Vogliono ritornare nei laboratori, indossare il casco di protezione per una saldatura, maneggiare bulloni e chiavi, riprendere ago e filo per realizzare creazioni uniche, esaltare la femminilità attraverso l’utilizzo di trucchi e pennelli.
Il Presidente si rivolge anche a loro: “Inizia da oggi la fase due, siamo chiamati ancora a stare a casa, a custodire la nostra salute e quella dei nostri cari. Ad oggi non possiamo dirvi nulla di concreto, ma due certezze le abbiamo: questa quarantena ci ha fatto perdere qualcosa, purtroppo indietro non si torna più, ma non ha spento la voglia di fare che ci contraddistingue. Continuate a prendervi cura dei vostri ragazzi anche a distanza: una parola di bene e di conforto è tutto ciò che abbiamo”.
“È tempo per tutti di ripartire e ricominciare, di battersi su sentieri sconosciuti, con tutte le difficoltà che la situazione comporta. Il filosofo cinese Confucio ha scritto: ‘Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita’. E noi ci siamo, ce la metteremo tutta: la mission della Fondazione non è mai andata in quarantena, il futuro dei giovani ci sta a cuore anche se indossiamo mascherine e guanti in lattice. In attesa di aggiornamenti, vi saluto e vi benedico. Buona fase due a tutti e stiamo attenti” – conclude Don Alessandro Colasanto.