“Chiederò tavolo di confronto con Eav e associazioni” Scende in campo il consigliere regionale del Movimento 5 stelle e presidente della IV commissione regionale speciale Innovazione e Digitalizzazione Gennaro Saiello. Una richiesta che arriva dopo la soppressione di 39 le corse al giorno, la chiusura di due stazioni (Via Monaci e Via Viuli) e l’utilizzo a scartamento ridotto di quattro fermate (Cavalli di Bronzo, Miglio d’oro, Via del Monte e Villa delle Ginestre). “Senza dimenticare- aggiunge Saiello- che le stazioni depotenziate o chiuse sono prevalentemente in zone periferiche, in barba a tutti i progetti regionali di recupero delle periferie”.“Invochiamo un cambio di rotta nella gestione di quella che da anni gli ultimi rapporti Pendolaria descrivono, numeri alla mano, come il peggior servizio di trasporto pubblico d’Italia – e prosegue – È necessario che, oltre a prevedere un numero maggiore di treni, che siano più confortevoli e sicuri, si metta mano a un’organizzazione di corse e fermate che tenga conto delle reali esigenze dei viaggiatori”. In effetti la decisione dell’ Eav di sopprimere la tratta Napoli-Pompei-Poggiomarino ha generato proteste e sconforto tra i numerosi pendolari, studenti, lavoratori che si chiedono perché: “Per una diatriba tra azienda e sindacati si fanno pagare le conseguenze ai viaggiatori”. La situazione in netto peggioramento rispetto agli anni precedenti è stata analizzata dal sindacato “OR.S.A. AUTOFERRO-TPL Campania” che ha evidenziato come “ l’EAV si stia vantando oggi di effettuare una corsa in meno rispetto al 2012, con 67 treni disponibili (dichiarati, ma sulla carte, in realtà non sono più di 55 quelli “marcianti”) rispetto ai 36-40 di allora e inoltre che gli orari dei treni non corrispondono alle esigenze del bacino di utenza. La responsabilità non può essere scaricata, quindi, sui lavoratori concludono che vengono utilizzati come “parafulmine per la propria acclarata e palese incapacità gestionale”.