Si torna a parlare, ancora una volta, di Astrazeneca.
Il vaccino contro il Covid-19 che ha destato nelle scorse settimane non poche perplessità.
Destinato a personale scolastico e forze dell’ordine, dalle prime dosi inoculate aveva registrato vari effetti collaterali.
Fino al decesso, in Sicilia, di un militare che prima della dose vaccinale non aveva alcuna patologia pregressa possibile causa di morte.
I casi di persone con sintomi più o meno gravi hanno preso piede con il decesso di una docente campana che poi, successivamente all’autopsia, si è dimostrato fosse causa di un infarto intestinale non riconducibile alla dose di Astrazeneca.
Caso simile a quello che ha coinvolto il collaboratore scolastico di Afragola deceduto a seguito della prima dose di vaccino effettuata il 7 Marzo. Anche qui, a seguito dell’autopsia non si è riusciti a trovare nulla di significante che potesse evidenziare un collegamento tra la causa di morte e la dose del farmaco inoculata.
I casi iniziano a moltiplicarsi, si riesce a risalire ad un lotto che sarebbe causa dei maggiori effetti collaterali verificatisi. Quest’ultimo verrà posto sotto sequestro e non più utilizzabile per le Asl.
Si continua così la vaccinazione Astrazeneca con la preoccupazione, però, che continua a salire in primis tra i cittadini già vaccinati e tra quelli che nel breve termine avrebbero dovuto effettuare la prima dose.
Una preoccupazione che non colpisce solo il cittadino ma finisce per cadere anche sulle aziende sanitarie territoriali.
Le Asl campane, nel fine settimana sospendono le vaccinazioni mediante dosi della casa farmaceutica anglo-svedese salvo poi ripristinare il tutto a seguito di una riunione d’urgenza che vedeva il vaccino Astrazeneca come sicuro e non causa di gravi effetti collaterali.
Cade, però, un fulmine a ciel sereno sull’intera penisola italiana con l’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, che sospende in modo temporaneo la somministrazione di Astrazeneca in attesa di ulteriori informazioni sul farmaco.
Un movimento drastico, che getta ancora una volta l’Italia nella psicosi vaccini.
Proprio nel giorno in cui il paese supera i 2mln di vaccini.
Uno stop che se dovesse tramutarsi in definitivo potrebbe rallentare non di poco la campagna vaccinale italiana.
Sono sempre di più i cittadini che ogni giorno disdicono la propria prenotazione vaccinale, schiavi di una paura ormai presente e quanto mai persistente nelle menti della popolazione che era gia stata vittima di opera di convincimento nelle prime settimane del 2021, proprio quando la campagna vaccinale stava lasciando gli operatori sanitare per cominciare il lungo e travagliato percorso della vaccinazione alla popolazione.
L’italia però non è sola a fare dietrofront su Astrazeneca, infatti, le decisioni sono state analoghe anche in Francia, Spagna, Germania, Portogallo e Slovenia.
Proprio in queste ore, la Procura di Biella ha disposto il sequestro del lotto ABV5811, ora sotto analisi degli esperti.
Una donna napoletana di 54 anni, risulta essere in terapia intensiva all’Ospedale del Mare di Napoli.
La donna non aveva patologie pregresse ed è ora in rianimazione in condizioni gravissime.
Quest’ultima ha effettuato il vaccino la scorsa settimana, la dose riconducibile al lotto ABV5811 di Astrazeneca, in via sospensiva proprio in queste ore.
Problemi anche per i vaccinati Pfizer, a Salerno, un vigile urbano di 62 anni è deceduto a causa di un malore poche ore dopo l’inoculazione della dose.
La Procura di Potenza ha disposto il sequestro della salma dell’uomo
“Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su Astrazeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”, ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza.