Sciopero dei medici contro la manovra, interventi e visite a rischio, garantite operazioni d’urgenza e cure al pronto soccorso.
I camici bianchi denunciano la svendita della sanità pubblica e i tagli alle pensioni.
Sciopero generale dei camici bianchi oggi a Napoli e in tutta Italia contro la legge finanziaria, la manovra del governo che ad avviso dei sindacati Anaao Assomed e Cimo Fesmed svilirebbe la categoria di medici, infermieri e dirigenti sanitari.
Sono 5 le ragioni della protesta, riassunte nei tagli alla sanità praticati negli ultimi anni e che hanno mostrato tutte le loro pecche durante la pandemia da Covid19.
Le organizzazioni protestano per la mancanza di assunzioni di personale; per la detassazione di una parte della retribuzione; per avere risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro e per la cancellazione dei tagli alle pensioni.
Alle ore 11 all’Holiday Inn al centro direzionale verranno esposte, in contemporanea con le manifestazioni di Milano, Roma e Palermo, le ragioni dello sciopero.
In Campania, ma non solo un altro argomento di rilievo è quello legato alle aggressioni e alle violenze del personale medico.
I recenti episodi di Ponticelli, nella periferia est di Napoli, dove il parente di un paziente ha sequestrato una équipe medica, e dell’Ospedale del Mare dove un paziente sotto cura psichiatrica ha staccato a morsi il dito di un infermiere, hanno riacceso con ancora maggiore urgenza i riflettori sul problema, sempre più acuto, della sicurezza nelle strutture sanitarie.