Buonajuto: “Pnrr a rischio nel Sud e con l’inflazione aumenta anche il divario con il Nord”
Per il vicepresidente Anci: “Preoccupanti i dati emersi dal rapporto 2022 dello Svimez, bisogna invertire la tendenza e continuare su linea Draghi”
“Il Pnnr è a rischio nel Mezzogiorno, se non invertiamo la tendenza e acceleriamo falliremo l’obiettivo 2022 e con l’aumento dell’inflazione il divario con il Nord continua ad aumentare. Per questo bisogna ripartire subito dall’agenda Draghi” – è il grido d’allarme lanciato da Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale Anci.
“Quanto emerge dalle anticipazioni del Rapporto 2022 dello Svimez è preoccupante. Ho sempre ribadito che gli Enti Locali, in particolar modo quelli del Mezzogiorno, avrebbero sofferto, se non invertiamo subito la tendenza e non acceleriamo le procedure rischiamo seriamente di non portare a casa il risultato.
I dati Svimez certificano che nei comuni del Sud si impiega mediamente circa 450 giorni in più per portare a compimento la realizzazione delle infrastrutture sociali. In pratica se gli investimenti del Pnrr in infrastrutture sociali nel Sud non saranno avviati al massimo entro fine ottobre 2022 non riusciremo a chiudere il cantiere entro la conclusione del Piano previsto per agosto 2026” – spiega Buonajuto.
Per l’esponente di Italia Viva: “A questo bisogna aggiungere anche un altro aspetto preoccupante: l’aumento dell’inflazione e della crisi in Ucraina che sta avendo i suoi effetti negativi sui consumi e questo aumenta il divario Nord-Sud.
Il Mezzogiorno potrebbe registrare un punto in meno di crescita.
E tutto questo è stato favorito anche dall’instabilità politica. Continuare a sostenere l’agenda Draghi è prioritario per evitare il peggio”.
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