comune

Sono due le richieste di finanziamento per il riutilizzo a fini sociali di beni confiscati alla camorra, presentate dal comune nell’ambito del bando promosso dal Ministero per il Sud con fondi del PNRR.

Il primo intervento è relativo ad un appartamento che potrà essere utilizzato come punto di ascolto e di integrazione sociale, il secondo è relativo ad un vasto terreno che potrà rinascere come sede di un un’agricoltura sostenibile e integrata nel percorso di valorizzazione delle peculiarità e dell’identità del nostro territorio.

Insieme al bene confiscato di via Papa Giovanni XXIII, destinato ad un centro lettura ed educativo per la legalità per i minori, questi due interventi rappresentano un segno concreto di contrasto alle organizzazioni criminali e ai violenti.

“Lo strumento della confisca e dell’utilizzo sociale e solidale dei patrimoni illeciti è uno dei mezzi più avanzato della nostra legislazione. È nato grazie al sacrificio e alle intuizioni di eroici servitori dello Stato e di rappresentanti istituzionali di grandissimo valore politico ed etico spiega il sindaco Antonio Diplomatico -. Per questo sono consapevole del significato del percorso che portiamo avanti, in sinergia con gli altri attori istituzionali, per il pieno utilizzo dei beni confiscati alle mafie. È un dovere anche nei confronti delle vittime innocenti di camorra o di barbari episodi di omicidio e violenza. Sono convinto che siamo sulla strada giusta e, se vogliamo dare un futuro alla nostra parte migliore: alle ragazze e ai ragazzi nati in questo tempo difficile, dobbiamo impegnarci sempre più affinché cresca una comune consapevolezza sulla necessità di estirpare la criminalità dai nostri territori”.

Articolo precedenteNasce MAGMA la rassegna di eventi culturali dedicata al territorio vesuviano
Articolo successivoProcida: Carabinieri individuano il responsabile di 3 furti