“La distanza tra amministrazioni territoriali e le fasce deboli ha come risultato più tangibile ed evidente la mancata erogazione degli assegni di cura per le famiglie che affrontano le difficoltà della disabilità. Da qui nasce la protesta del comitato disabili torresi formato da familiari e caregiver, ai quali va la mia solidarietà”. Così l’europarlamentare Chiara Gemma (Fdi) che, parlando con i rappresentanti della rete associativa della città di Torre Del Greco ha rinnovato “l’invito al pressing sulle istituzioni locali – continua Gemma – affinché le autonomie territoriali attivino le convenzioni per aderire alla Carta per la Disabilità, uno strumento, approvato dal consiglio Europeo, che deve essere nella piena disponibilità dei cittadini”.
All’incontro fra associazioni e l’Europarlamentare – che si è svolta venerdì- ha partecipato anche Maria Orlando, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia con delega alle disabilità e da sempre attiva sul territorio torrese da Presidente dell’Associazione “La Libellula”. “L’iniziativa voluta insieme alla rete che rappresenta i disabili – dichiara Maria Orlando – ha avuto come obiettivo la rivendicazione del diritto agli assegni di cura, i sostegni alle fasce più deboli non possono aspettare le lungaggini delle istituzioni. Per ora, l’incontro con l’amministrazione comunale si è concluso con impegni seri assunti dal sindaco su cui noi vigileremo come sentinelle ogni giorno”. Orlando ha, poi, aggiunto: “La nostra battaglia sarà costante per rivendicare diritti e giustizia sociale.”
A sostegno delle battaglie delle famiglie caregiver, anche il dirigente nazionale di Fratelli D’Italia, Raffaele Barbato, che nell’esprimere la vicinanza al comitato disabili torresi ha dichiarato: “Insieme a Maria Orlando e con il supporto dell’onorevole Chiara Gemma stiamo lavorando per costruire un percorso di sensibilizzazione sul tema delle disabilità e incalzeremo le amministrazioni sul terreno delle responsabilità, a cominciare dalla Regione Campania che ha gestito in modo scellerato e poco trasparente i fondi per la disabilità, causando disagi a chi disagi già ne ha abbastanza”.
