“È una giornata storica, quella odierna, per il consiglio regionale della Campania. Per la prima volta, infatti, non solo abbiamo approvato un Testo Unico, ma lo abbiamo fatto proprio per regolamentare una materia come il commercio, disciplinando così, in maniera organica, tutti gli ambiti relativi al settore commerciale che, stando agli ultimi dati disponibili, attraversa ancora un periodo di grande difficoltà”.
Sono le parole della consigliera regionale del Pd Loredana Raia che ha commentato l’approvazione del Testo Unico sul Commercio, licenziato, nella seduta odierna, dal consiglio regionale della Campania.
“Un provvedimento – sottolinea la componente della Commissione Attività Produttive – che rappresenta un punto di partenza importante in grado, ci auguriamo, di accompagnare il comparto fuori dalla crisi. Oltre a riordinare tutta la materia e a rappresentare un unico strumento di conoscenza per gli addetti ai lavori, contiene infatti anche significative novità rispetto alla disciplina finora vigente. Una di queste, che porta la mia firma, è senz’altro la nascita dei Distretti per il commercio: su iniziativa delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio, si potranno infatti costituire veri e propri ambiti territoriali, intesi come entità in grado di catalizzare e integrare altri settori produttivi (artigianato, turistico-ricettivo, servizi) allo scopo di valorizzare tutte le risorse presenti nell’area di riferimento. I programmi di intervento dei distretti saranno finanziati da appositi bandi regionali”.
Ho proposto, inoltre, allo scopo di valorizzare le attività commerciali dei centri storici e dei centri commerciali naturali, l’istituzione di un fondo regionale per la riqualificazione delle attività commerciali.
“Particolare attenzione – conclude Loredana Raia – è stata dedicata alle piccole imprese commerciali, quelle cioè che più risentono della congiuntura negativa, come pure alle attività che commercializzano prevalentemente prodotti alimentari e non alimentari di certificata origine campana, attraverso la creazione di un apposito marchio regionale”.