30 anni fa Papa Giovanni Paolo II abbracciava i fedeli di Torre del Greco.
Era la sera dell’11 novembre del 1990 quando Karol Wojtyla, il Papa dei giovani, il Papa oggi santo attraversò il centro della città del corallo. Un mare di di persone ai lati della strada in attesa del passaggio della papamobile. Il corteo di Giovanni Paolo II varcò il casello autostradale alle 18 e 20, discese per via Marconi e per Vittorio Veneto. Già qui migliaia di fedeli aspettavano solo un veloce saluto del Papa.
Poi via Roma e via Salvator Noto, con meta finale una Piazza Santa Croce festante. Nel mentre, le strade echeggiavano di cori e canti sacri e la voce di un giovane Don Giosuè raccontava passo dopo passo gli spostamenti del corteo, accogliendo il vicario di Cristo con la frase “Tu sei Pietro, vieni a sostenere la nostra speranza”.
Campane a festa mentre il Papa risaliva le scale della Basilica accarezzando donne e bambini che lo invocavano da ogni lato. Ad accoglierlo il parroco di allora, don Onofrio Langella. In Santa Croce il Santo Padre si inginocchiò e prego per 10 minuti avanti alle spoglie dell’allora Beato, San Vincenzo Romano. Quando don Giosuè annunciò tale gesto migliaia di fedeli ammutolirono, la confusione festante si trasformò in un surreale e religioso silenzio di raccoglimento. All’uscita del Papa la festa ritornò con la benedizione della statua di Vincenzo Romano che ancora oggi benedice la basilica dalla piazza. Ultima tappa via Comizi, dove era stato allestito il palco papale. Qui il messaggio ai torresi, insieme al sindaco di allora, l’avvocato Salvatore Polese, ed il cardinale di Napoli Michele Giordano.
“Lo Spirito richiede a voi una carità che sappia difendere coraggiosamente la vita, liberando ogni uomo dalle schiavitù della violenza e delle intimidazioni provenienti da poteri illegali. – questo il messaggio che Giovanni Paolo II volle affidare alla nostra città – Lo Spirito vi invita ad operare tutti in una comunità d’intenti con generosa dedizione, fidando nella forza della verità e della giustizia.”
Immagini di una Torre del Greco in un giorno di festa, decine di migliaia di persone unite in un unico abbraccio di fede ai piedi della nostra Basilica. Immagini che lasciano un senso di amarezza pensando al periodo che stiamo vivendo, guardando la piazza oggi, vuota o blindata, entrando in una chiesa con massimo 30 fedeli, pensando di non poter abbracciare nemmeno gli affetti più cari. La festa finisce, ma le parole di speranza e coraggio lasciate dal Papa Santo non possono essere cancellate da nessuna pandemia.
Il ricordo del sindaco di Torre del greco, Giovanni Palomba.